I nuovi incentivi possono rappresentare una spinta al mercato fotovoltaico? Le novità della bozza del Decreto FER.
Da marzo 2018 circola una bozza del nuovo Decreto FER per la promozione di energia dalle fonti rinnovabili. A distanza di 5 anni dalla fine del Conto Energia, vengono quindi proposti nuovi incentivi per il fotovoltaico.
La bozza, attualmente al vaglio del Ministero dell’Ambiente, prevede due procedure separate per impianti fotovoltaici, a seconda che si collochino sotto o sopra 1 MW di potenza nominale.
Sotto 1 MW l’iter per l’ottenimento degli incentivi è più semplice e il requisito principale è che l’impianto sorga su siti già compromessi da un punto di vista ambientale come discariche, cave dismesse, miniere esaurite o siti contaminati. La bozza di decreto FER prevede che, alla presentazione della domanda, il soggetto titolare dimostri di aver ottenuto i permessi necessari per la costruzione e l’esercizio, nonché il preventivo di connessione. Per gli impianti fotovoltaici fino a 1 MW si avranno poi 19 mesi di tempo per completare la connessione.
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Più complessi sono invece i requisiti, anche finanziari, previsti per la partecipazione ai registri sopra 1 MW di potenza. La selezione dei progetti fotovoltaici verrà fatta essenzialmente sul minor prezzo offerto per l’energia prodotta.
La prima apertura dei registri è prevista entro la fine del 2018 e successivamente ogni 4 mesi per 2 anni, in modo da allocare una potenza incentivata di più di 5 GW, riservata ad impianti fotovoltaici ed eolici on-shore.
Le tariffe dovranno comprendere il valore dell’energia che il titolare dell’impianto venderà ad un trader. Poiché questo meccanismo non è cumulabile con lo scambio sul posto, e visti i valori piuttosto bassi della remunerazione, riteniamo che questi incentivi FER non siano adatti ad impianti di medie dimensioni (indicativamente fino a 200-300 kW) realizzati per l’autoconsumo. Il risparmio per 1 MWh non assorbito dalla rete, ai costi medi, è infatti ben più alto degli incentivi offerti dalla bozza di decreto.
Invece, per gli impianti fotovoltaici di generazione, ovvero dove l’energia non viene auto-consumata ma immessa tutta nella rete, gli incentivi previsti dalla bozza del decreto FER consentiranno una migliore pianificazione dell’investimento e, ci auguriamo, una nuova spinta al mercato fotovoltaico in Italia.
Da alcune tariffe di riferimento (riportate in tabella) si possono offrire delle riduzioni dell’incentivo richiesto con un meccanismo di asta a ribasso.

In attesa che questo provvedimento venga finalmente reso esecutivo, per maggiori informazioni non esitate a contattarci a info@futurasun.it
Nicola Baggio
Laureato in Ingegneria Aerospaziale, ha maturato 13 anni di esperienza nel settore fotovoltaico in particolare nell’ambito della produzione dei moduli, delle certificazioni e dei test tecnici.
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